Lorenzo Lotto, Ritratto di giovane con petrarchino

Lorenzo Lotto, Ritratto di giovane con petrarchino, olio su tavola, tra il 1524 e il 1526 (n. inv. 32)

Nato a Venezia, il pittore cercò lavoro in altre regioni, accettando incarichi offerti sia da enti religiosi sia da esponenti della nascente borghesia italiana. Solo nel secolo scorso la critica ha riconosciuto a Lorenzo Lotto il ruolo di straordinario innovatore, in particolare nel genere del ritratto. Ne offre piena testimonianza il Ritratto della Pinacoteca che raffigura un giovane distolto dalla lettura di un “petrarchino”, un piccolo volume che contiene le liriche di Francesco Petrarca. Tutto concorre a renderci familiare non solo il comportamento del giovane, ma anche le sfumature psicologiche che sembrano trapassare e increspare l’epidermide del volto. Questa capacità di cogliere il mutare repentino dei sentimenti fissandoli in fisionomie indelebili resta una prerogativa dell’artista veneziano. L’identità anagrafica del giovane è sconosciuta, così come non si hanno notizie dell’opera nei resoconti che l’artista scriveva in modo puntiglioso in un diario. Solo il dato stilistico induce a proporre una datazione tra il 1524 e il 1526.